Inaugurazione Casa dello Sport Tina Zuccoli

la storia di una grande festa in una giornata memorabile

La cerimonia di inaugurazione

5 marzo 2016: teatro comunale di Carpi, a fronte di un tutto esaurito, il coro SAT ha omaggiato i presenti con i canti  della tradizione Alpina

Teatro Comunale
Sabato 5 marzo 2016
Sabato 5 marzo 2016

Sabato 5 marzo 2016

il coro SAT

Coro SAT

6 marzo 2016: l’inaugurazione a Rovereto s/S della casa dello sport Tina Zuccoli

l’accoglienza dei nostri volontari ai 18 pullman di ospiti Trentini nella piazza di Rovereto s/S

Accoglienza in piazza Giovanni XXIII Punto Ristoro ed accoglienza

La Santa Messa celebrata dal vescovo di Carpi, S.E. monsignor Cavina

Santa Messa

Santa Messa

Deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti

Onore ai caduti

Onore ai caduti

Il corteo, la sfilata dei volontari e delle Penne Nere

cortep

Sfilata per Rovereto Sfilata per Roveretoi volontari

I discorsi delle autorità: Il sindaco di Novi di Modena Luisa Turci, il presidente ANA di Trento Maurizio Pinamonti,  l’assessore regionale alla ricostruzione Palma Costi, il presidente  della provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, il presidente della Onlus Tutti insieme a Rovereto e S.Antonio Maurizio Bacchelli, il presidente Nazionale degli Alpini Sebastiano Favero

il presidente ONLUS Maurizio BacchelliBacchelli

 

la cerimonia dell’alzabandiera, Renzo Merler

alzabandiera

consegna della bandiera tra gli ex alunni ed i nuovi alunni della classe IV elementare

consegna bandiera

taglio del nastro e visita alla struttura

nastro

l'ingresso alla casa dello sportbar

la sala grandeuscita

pranzo ufficiale offerto dalla Onlus tramite tutti i nostri volontari

l'ingresso ai padiglioni del pranzo

Pranzo Pranzo

la partenza

La Storia Le penne nere, nella terremotata estate del 2012 avevano il campo a San Felice s/P, ma fu un’antica amicizia a portarli poi a Rovereto: un’amicizia nata nel 1969  con la maestra elementare Tina Zuccoli e la sua classe IV, suggellata da un pennone giunto con 6 pullman di Alpini il 6 gennaio 1970. A colei che divenne poi “la maestra degli Alpini”, è ora dedicata la struttura. In quell’estate terremotata,  gli Alpini vennero indirizzati all’allora neonata Onlus, quale punto di riferimento di tutta la gente che viveva lo stato di bisogno, così sotto una tenda e con un bicchiere di vino è nata la nostra collaborazione ed amicizia. Ma gli Alpini sono un corpo, un’istituzione e quindi avevano bisogno, per procedere,  di un interlocutore istituzionale,  nel nostro caso il Comune di Novi di Modena. I primi approcci tra amministrazione ed Alpini furono non proprio semplici, qui la nostra prima opera di intermediazione oltre che di supporto tra  le penne nere ed una dubbiosa e congesta amministrazione comunale. La costruzione di una palestra era stato il dono che gli Alpini avevano pensato in un primo momento per Rovereto, poi però, alla palestra si era aggiunta la richiesta di spogliatoi oltre che di nuove sale. La complessità delle richieste fatte sui bisogni che via via emergevano e sulla necessità di reperire i fondi, ha reso necessario il frazionamento del progetto. L’amministrazione comunale quindi ha chiesto alla regione Emilia Romagna palestra e spogliatoi, mentre agli Alpini l’onere dei locali destinati alla preesistente polisportiva. I costi, le nuove norme antisismiche, la burocrazia ne hanno rallentato i tempi mettendo a dura prova tutti gli attori coinvolti. L’ospitalità e l’amicizia fatta di volontariato, cura degli alloggi, acquisti di materiali di costruzione (per esempio i pavimenti) e di derrate alimentari per il vitto di 380 volontari Alpini che si sono succeduti per oltre 25.000 ore di lavoro sono state il nostro contributo durante la costruzione, ma non solo, la struttura, per funzionare, aveva bisogno di una cucina, che potesse fronteggiare grandi afflussi, bisognava dotarla di impianti audiovisivi per seminari e conferenze, di armadi, tavoli, sedie, tende, e poi impianto antifurto, impianto di cablaggio. Infine , con l’acquisto di una parete manovrabile  il grande salone sito al primo piano, potrà essere diviso al bisogno. Abbiamo dovuto elaborare progetti strutturati per la ricerca dei fondi necessari, ottenuti tramite tutti quegli sponsor, che ci hanno valutati e quindi hanno creduto in noi.  Come per tutte le grandi opere, molte sono state le fasi difficili,  per ognuno degli attori coinvolti, le diffidenze iniziali, la burocrazia con le nuove norme antisismiche, i costi, la ricerca dei fondi, sono stati tutti scogli da superare per arrivare alla stupenda inaugurazione di questo 6 marzo 2016, per la quale la Onlus ha offerto accoglienza, sostegno logistico, colazione e pranzo a 1200 persone

TUTTO CIO’ NON SAREBBE STATO TALE SENZA TUTTI I VOLONTARI E GLI SPONSOR CHE CI HANNO SOSTENUTI, PERMETTENDOCI DI GRIDARE IN CORO “GRAZIE ALPINI!”

 

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